Chiamarlo in un modo od in altro è la stessa cosa, si fà riferimento allo stesso prodotto finanziario corrispondente al secondo quindi dello stipendio, ovvero un ulteriore 20% in aggiunta al quinto dello stipendio, vale a dire 2 quinti dello stipendio.
Contrariamente alla cissione del quinto dello stipendio, il prestito delega non è un diritto, ma una delegazione nel rispetto del DPR 180/1950 che predispone appunto una soglia del 40% in caso di assenso del datore di lavoro.
Questa forma di finanziamento si è affermata in modo popolare proprio perchè consente, al dipendente pubblico o privato, di estendere
la richiesta di prestito, al doppio della cssione del quinto, viene quindi richiesta una delega permanente, con l'assenso del datore di lavoro, affinchè possa essere tarttenuto un importo pari al 40% dello stipendio netto, per il pagamento delle rate del debito, fino alla completa soddisfazione del creditore.
Il prestito con delega può essere richiesto anche quando abbiamo già richiesto una cessione del quinto, che risulti impossibile o non conveniente da rinnovare.
Quando si ha la necessità di richiedere una somma di denaro maggiore fino ad un massimo di 2/5 dello stipendio.
Per quanto concerne l'iter del prestito con delega valgono le stesse indicazioni previste per la cessione del quinto sullo stipendio.
Questo istituto prevede l'assenso del datore di lavoro, questo fattore i imprescindibile e determina l'accettazione o meno della richiesta.
Un profilo di buon pagatore dell'azienda e del dipendente, la stabilità finanziaria, l'anzianità maturata dal dipendente e la stessa storia economica e finanziaria del datore di lavoro, possono determinare il successo o l'insuccesso della richiesta di prestito delega.
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