Basilea 2
Basilea II è il nuovo accordo definito dal Comitato di Basilea che stabilisce le regole con cui le banche dovranno calcolare il loro capitale regolamentare definendo anche quali saranno le nuove modalità di valutazione della clientela. Sono stati introdotti nuovi complessi sistemi di calcolo e di parametrizzazione per valutare il grado di rischio.
L’accordo di Basilea è operativo dal 2007, le banche dovranno
avere fatto per almeno
due anni valutazioni sulla clientela con i nuovi sistemi e metodi di calcolo.
Le banche che intendono usare il loro sistema di rating interni, hanno già
iniziato a utilizzare le
procedure di valutazione del rischio previste da Basilea 2 nel corso del 2003.
Un elemento essenziale per la valutazione del grado di rischio di una azienda
è l’andamento economico storico dell’impresa, con Basilea
II saranno considerati non solo l’andamento attuale e futuro, ma anche
gli andamenti del passato.
Diventa quindi fondamentale per le aziende, acquisire e fornire tutte le informazioni
utili necessarie alla valutazione della propria attività imprenditoriale.
Con Basilea 2 le banche devono garantire che il loro patrimonio sia sufficiente
per far fronte a situazioni di crisi e, a casi di insolvenza da parte della
propria clientela.
Come è facile intuire, questo comporta conseguenze anche nei clienti
degli istituti finanziari perché le riserve delle banche dipendono dalla
qualità e dal tipo di prestiti concessi dalle banche ai propri clienti.
Come conseguenza anche i clienti delle banche, imprese in primo luogo, subiranno
direttamente gli effetti dell’accordo di Basilea II.
Accade quindi che più è a rischio il credito di un determinato
cliente, maggiore sarà il capitale che la banca deve accantonare, per
cui una maggiore riserva di capitale significa maggiori costi di gestione da
parte della banca, costi che inevitabilmente la banca riflette sulla propria
clientela come costo del denaro.
Ne consegue che quanto maggiore è la rischiosità del cliente,
tanto maggiore è il tasso richiesto e tanto più
limitate sono le condizioni per la concessione del prestito.
Basilea 2 vale per tutti i clienti che richiedono un finanziamento, di qualsiasi
tipo, alla banca.
Anche le PMI quindi saranno sottoposte a valutazione per l’assegnazione
dei rating.
Basilea 2 tiene conto delle diversità tra piccole e grandi imprese e
tra piccoli e grandi prestiti.
Le imprese minori che richiedono prestiti inferiori a un milione di euro rientreranno
nel segmento retail che godrà
di condizioni migliori rispetto al segmento corporate in cui rientrano le grandi
imprese e rispetto al segmento SME corporate in cui rientrano le PMI con prestiti
di entità maggiore.
La selezione della categoria avviene secondo le seguenti modalità:
• Tipo di impresa
• Caratteristiche
• Trattamento
Corporate
• Fatturato: > 50 milioni di euro
• Approccio: standard: ponderazione basata sul rating
• Rating calcolato dalla banca negli altri approcci.
• coefficiente di correlazione: dal 12 al 24%
SME Corporate
• Fatturato: < 50 milioni di euro e > di 5 milioni di euro
• Finanziamento: >1 milione di euro
• Approccio standard: ponderazione basata sul rating
• Rating calcolato dalla banca negli altri approcci
• coefficiente di correlazione: dall’8 al 20%
Retail
• Fatturato: < di 5 milioni di euro
• Finanziamento: < 1 milione di euro
• Approccio standard: ponderazione fissa del 75%
• Rating predefinito retail negli altri approcci
• coefficiente di correlazione: dal 2 al 17%
Le informazioni che la banca acquisirà per ottenere una valutazione saranno quantitative, qualitative e mandamentali.
Le informazioni quantitative saranno desunte dai dai bilanci e negli altri
documenti contabili per avere un quadro economico/finanziario dell’azienda.
Ovviamente i dati di bilancio assumono un valore determinate ai fini valutativi
dell’impresa.
Per informazioni qualitative si intendono tutte quelle derivate dalla gestione,
ivi incluso la funzione di controllo, di pianificazione, e della struttura organizzativa
aziendale.
Anche le informazioni reperibili sull’organo amministrativo quali, capacità
di analisi, di previsione, di programmazione verranno acquisite e considerate.
Le informazioni andamentali riguardano la situazione storica del rapporto con
il settore del credito, in sostanza saranno acquisite le informazioni relative
a precedenti rapporti dell’azienda con le banche; possibili fonti di queste
informazioni sono la centrale rischi, conti correnti, esposizioni pregresse
etc.
Basandosi su queste informazioni la banca sarà in grado di valutare l’andamento
dei prestiti nel corso del tempo, compreso periodi e tendenze di esposizione,
sforamenti, e tempi di rientro.
Questi dati contribuiranno a fornire un giudizio sul rating, si intuisce subito
che eventuali problemi insorti precedentemente con le banche, potrebbero influire
negativamente sul processo di valutazione.
Gestire la situazione e studiare una strategia (anche condivisa con la banca)
che consenta di correggere o di limitare situazioni critiche preesistenti potrebbe
influire positivamente sul giudizio complessivo.
La Centrale dei rischi possiede tutte le informazioni necessarie alla ricostruzione delle posizioni debitorie che le banche vantano nei confronti dei loro clienti, la banca è quindi in grado di conoscere esattamente la vostra situazione dei crediti e debiti di conti correnti o altre posizioni tenuti presso altri istituti bancari.
La banca quando richiederete un finanziamento vi classificherà e vi assegnerà un tasso di interesse sulla base di questi principali elementi :
- Calcolo del vostro rating, il rating consiste in un giudizio sulla qualità
e sul rischio, viene espresso con un voto.
- Esposizione debiti in caso di insolvenza, cioè quanto il cliente debba
ancora restituire quando si verifica l’insolvenza.
- Stima del tasso di recupero, vale a dire la stima di quanto la banca riuscirebbe
a recuperare in caso di insolvenza.
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