I lavoratori dipendenti , siano essi dipendenti di enti locali, di amministrazioni
statali o di aziende private è quella più gradita dalle compagnie
e istituti finanziari per la concessione di un prestito personale. Tale preferenza
deriva dalla garanzia insostituibile che il lavoro dipendente è in grado
di offrire.
Quando si parla di lavoro dipendente bisogna intendere tutte le forme di inquadramento
stabili nel tempo e nell’inquadramento e cioè tutti quei rapporti
a tempo indeterminato.
Il mutare delle forme di lavoro subordinato ha creato delle situazioni di lavoro
dipendente “precarie” con contratti a tempo determinato e suscettibili
di mutazione nel breve periodo. Chi rientra in questa ultima fascia, può
non avere un facile accesso al credito tanto da rendersi necessario l’intervento
di una terza persona che garantisca in caso di mancato pagamento del sottoscrittore.
I prestiti personali ai lavoratori dipendenti, vengono di solito erogati senza
la richiesta di ulteriori garanzie, molte aziende finanziarie, talvolta non richiedono
nemmeno informative sulla situazione debitoria del richiedente.
Una forma molto frequente di rimborso dei finanziamenti personali avviene mediante
la cessione del quinto sullo stipendio.
In cosa consiste la “cessione del quinto” dello stipendio ?
La cessione del quinto sullo stipendio consiste semplicemente nel pagare la rata
relativa al finanziamento ottenuto, addebitando tale rata direttamente sulla busta
paga, in pratica è il datore di lavoro che paga mediante bonifico/addebito-automatico
direttamente alla finanziaria, l’importo da noi dovuto mensilmente.
La garanzia è costituita unicamente dal lavoro ed il pagamento delle
rate avviene fino a quando esiste una busta paga oppure una pensione.
Generalmente i prestiti personali sono erogati senza dichiarare alcuna motivazione
per il quale stiamo richiedendo il finanziamento (come avviene per i prestiti
al consumo), il prestito viene concesso senza fornire informazione alcuna sull’impiego
di tale somma di denaro.
Per i dipendenti di imprese private, una ulteriore garanzia è costituita
dal trattamento di fine rapporto (TFR) maturato che può rimanere vincolato
a favore dell’ente che eroga il prestito.
La garanzia del prestito risiede esclusivamente nella stabilità del posto
di lavoro: la rata viene pagata finché c’è una busta paga
(o una pensione) su cui addebitarla.
C’è da dire che si stanno avvicinando sul mercato nuovi prodotti
finanziari per andare incontro a nuove esigenze di mercato, richieste che provengono
dai lavoratori autonomi e dai lavoratori precari a tempo determinato. In questi
casi esistono dei prodotti a breve termine, che possono essere concessi a favore
degli autonomi e dei precari, quando sussistono requisiti necessari per un periodo
non superiore a quello della scadenza contrattuale o di fine mandato.
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